un cappuccino, per favore.

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  1. Bluster
     
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    :erica:
    Erano passati mesi da quando mi ero trasferita a Roma: mi ero ambientata, avevo conosciuto nuovi amici, continuavo gli studi e mi avevano anche offerto un lavoro niente male, facevo la dj radiofonica.. Impiego pagato bene e che non mi impegnava tutto il giorno, dandomi anche il tempo di continuare a frequentare l'uni e fare qualche ospitata in discoteca o in tv, cosa sempre ben accetta visto che portava un sacco di soldi.
    Insomma, da quando mi ero trasferita erano cambiate un sacco di cose ma una era uguale: Veronica era sempre di più il centro del mio universo e non potevo amarla di più e sentirmi meglio con una persona, con lei era tutto semplicemente perfetto, lei era perfetta.
    Quella mattina, dopo aver finito la trasmissione, uscii dagli studi radiofonici e mi trasferii al bar per una sana colazione prima di tornare a casa: scelsi il mio locale preferito, un piccolo bar che faceva un cappuccino da favola, l'Emerald.
    Un cappuccino, per favore Chiesi al barista, prendendo subito dopo la brioche al cioccolato dal vassoietto e prendendone un boccone.
    Qualcuno mi guardava, forse riconoscendomi, io ricambiavo gli sguardi con qualche debole sorriso un po' imbarazzato: non mi sarei mai abituata alla notorietà, era inutile.
    Non mi sedetti, aspettai la mia ordinazione con i gomiti appoggiati stancamente al bancone di marmo, pera nei miei pensieri.
     
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  2. Skyƒall°°7
     
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    :veronica:

    Ancora adesso capitava che mi sognassi di notte i essere ancora al Grande Fratello, mammamia che ricordi, che bella esperienza. L'avevo vissuta al massimo, ogni piccolo istante di permanenza li dentro me l'ero goduta con tutta me stessa. Forse era stato proprio questo il segreto della vittoria, godendomi quell'esperienza avevo avuto modo di essere me stessa, di piacere al pubblico e così alla fine ero stata io l'ultima superstite e perciò vincitrice di quell'edizione, la settima. Erano passati mesi da quella ultima puntata, ormai ero nel pieno del dopo-GF, tra ospitate, offerte di lavoro e quant'altro. Ovviamente il mio conto in banca aveva avuto un aumento stellare da quando ero uscita, ma non solo per il montepremi finale, bensì per tutti i soldi che stavo guadagnando con le opportunità che mi si paravano davanti. Tra ospitate nei locali, inaugurazioni, servizi fotografici, ospitate nei programmi televisivi e quant'altro. La mia vita era diventata un sogno, soprattutto perchè ora vivevo con la donna della mia vita, che amavo alla follia,Erica. L'avevo invitata a venire a vivere da me, nel mio piccolo appartamento e lei aveva accettato. Era un po piccolino, ma ora con i soldi che avevamo guadagnato stavamo pensando di comprarci una casa tutta nostra, magari di tutt'altro livello. Lei era diventata una conduttrice radiofonica, lavorava di mattina presto, mentre io continuavo tra servizi fotografici e altro, praticamente ero diventata una modella. Quella mattina mi ero svegliata tardi e avevo voglia di fare colazione. Come al solito Erica non era a casa così scesi al bar. Questa volta però decisi di andare nel bar che sapevo che lei frequentava, speravo di trovarla li. Infatti quando entrai la vidi al banco. Sorrisi rimanendo a guardarla per qualche secondo, poi mi avvicinai e facendo finta di niente mi misi proprio accanto a lei Posso offrire la colazione a questa bella ragazza? dissi come se ci stessi provando con lei. Chissà quanti ci provavano in mia assenza e al solo pensiero mi veniva l'orticaria

    DRESS

     
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  3. Bluster
     
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    :erica:
    L'aria di marzo era frizzante, si sentiva che stava arrivando la primavera e questo non faceva altro che contribuire al mio umore già normalmente alle stelle.
    La radio era accesa e cantava una canzoncina orecchiabile che mi piaceva, mi limitavo a mugugnarne il ritornello mentre aspettavo il cappuccino che presto arrivò: ringraziai il barista ed iniziai ad occuparmi della mia bevanda calda, mettendoci dentro lo zucchero ed iniziando a girarlo.
    Dei passi mi fecero intuire una presenza che si stava avvicinando; il profumo e la voce mi fecero subito riconoscere chi questa persona fosse, come avrei mai potuto non conoscerla!
    Sorrisi deliziata ma sempre con gli occhi verso la mia bevanda, rispondendo solo dopo il primo sorso.
    Se ci tiene.. Ma deve sapere che non basta una colazione a conquistarmi.. Dissi con tono indifferente ma sempre con un sorriso assolutamente deliziato che mi ornava il volto.
     
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  4. Skyƒall°°7
     
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    :veronica:

    Quanto amavo la primavera! In quel periodo, nei primi giorni di primavera, si vedeva la natura che pian piano si stava svegliando dopo un lungo letargo. Si allungavano le giornate, il sole era più sorridente, iniziavano a comparire le prime margherite sui prati, gli alberi sbocciavano e si cominciava a sentire un piacevole profumo nell'aria. Cosa c'era di più bello e romantico? Poi vidi Erica di spalle, li al bancone del bar e capii che sarebbe stata una bella giornata, di certo era iniziata nel migliore dei modi. Decisi di salutarla in un modo diverso e fu così che finsi i essere una sconosciuta.Lei capì subito anche senza guardarmi, infatti con la coda dell'occhio la vidi sorridere anche s non girò e mi disse con tono indifferente che ci sarebbe voluto di più di una colazione per conquistarla Si inizia sempre con qualcosa di piccolo dissi con voce dolce, ma sempre con quell'assenza di confidenza che mi faceva sembrare un'estranea
     
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  5. Bluster
     
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    :erica:
    Bevvi un sorso della mia colazione ascoltando attentamente ma con aria falsamente distratta la sua risposta: un altro sorriso alzò i lati delle mie labbra, non tanto per le parole quanto per il tono dolce che aveva usato.
    Decisi di assecondare quel gioco ancora per un po': era divertente, un modo dolce e simpatico di iniziare una giornata, così mi voltai finalmente verso di lei, fingendo di scrutarla dalla testa ai piedi per valutare la mia "corteggiatrice"; era bella, bellissima come sempre. Sorrisi nuovamente, quella volta in modo meno dolce e più malizioso.
    Vero. Ammisi annuendo con la testa. E dopo la colazione che progetti ha? Chiesi flirtando un po', sotto gli occhi divertiti del barista che, beh, ci conosceva già da un po' visto che ogni volta che tornavo da lavoro passavo di lì a fare colazione.
     
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  6. Skyƒall°°7
     
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    :veronica:

    Io ancora non avevo ordinato nulla, un cappuccino me lo sarei preso volentieri anch'io, infondo dovevo ancora fare colazione e avevo una certa fame. Ma quel gioco mi stava divertendo molto, infondo anche solo stare vicina a Erica era piacevole e ogni altra cosa passava in secondo piano. La vidi sempre con la coda dell'occhio girarsi verso di me e così feci anch'io guardandola negli occhi e un sorriso spontaneo non riuscii a trattenerlo. Lei invece mi scrutò come fosse la prima volta e con un sorriso un po più "furbo" esclamò che dopotutto avevo ragione e mi chiese dopo la colazione che progetti avessi mmm non lo so....lei è impegnata questa mattina? era una bella giornata, mi avrebbe fatto piacere passare del tempo con lei, anche perchè dovevo dirle delle novità
     
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  7. Bluster
     
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    :erica:
    Finii il mio cappuccino per poi pulirmi le labbra dalla schiuma con un fazzolettino, sorridendo lievemente al barista per ringraziarlo e poi mi avvicinai di più a Veronica, con un sorriso sulle labbra: mi chiese se ero impegnata quella mattina.
    Assunsi un'espressione pensierosa avvicinandomi ancora di più, fin quando non fummo volto a volto.
    Mh.. No. Risposi con un sussurro Aveva in mente qualcosa, signorina? Sussurrai nuovamente
     
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  8. Skyƒall°°7
     
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    :veronica:

    La osservai mentre si puliva le labbra con il fazzoletto, labbra che avrei voluto pulirle io con un bacio, ma dovevo trattenermi, non volevo rovinare quel gioco prematuramente. A quel punto si alzò e si avvicinò a me fino ad arrivare con il volto molto vicino al mio. La guardai dritta negli occhi e fu sempre più difficile non baciarla Potrei farle vedere quant'è bella Roma di primaverale risposi con un sussurro Ma stia attenta, perchè se mi provoca potrei baciarla qui davanti a tutti
     
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  9. Bluster
     
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    :erica:
    Non la baciavo da quanto? Probabilmente poche ore, da quando mi ero alzata per andare a lavoro ma già le sue labbra mi mancavano da morire e in quel momento, così vicina, confesso che lo sguardo cadde più volte sulle sue labbra.
    Sorrisi alle sue parole Questa mi sembra una buona idea.. Se Roma in primavera è bella quanto lei, sono già sicura che la adorerò Sussurrai in risposta, con un sorriso più dolce che mi si allargò sul viso.
    E' una minaccia? Le chiesi poi con aria divertita, rispondendo alla sua ultima frase allontanandomi poi dal suo volto per mettere tra noi una distanza accettabile, ma certamente non eccessiva, in pubblico.
     
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  10. Skyƒall°°7
     
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    :veronica:

    Io e lei avevamo sempre avuto un rapporto particolare, fatto di sguardi, piccole frasi dette a voce bassa, amavo il modo in cui ci corteggiavamo giorno dopo giorno anche se eravamo già innamorate. Questo gioco era un po la metafora di quello che facevamo sempre, ci comportavamo come se fosse il primo giorno, come se dovessimo conquistarci ogni giorno e, bhe, alla fine cadevamo sempre nella nostra rete. Erica alla mia proposta disse che era una buona idea e se Roma di primavera era bella quando me allora era sicura che la'vrebbe adorata. Sorrisi, non potevo non sorridere ad un complimento del genere Molto meglio....è bella come lei. Fu lei ad allontanarsi di qualche centimetro, altrimenti davvero l'avrei baciata mandando questo gioco in frantumi. Mi chiese e era una minaccia Dipende da come la interpreta lei... le risposimolto sensualmente
     
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  11. Bluster
     
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    :erica:
    Risi divertita dalla sua risposta Beh, se è bella come me sarà certamente stupenda Commentai con tono sensuale, accompagnando alla mia voce dei movimenti che trasparivano molta, molta sicurezza.
    Appoggiai la schiena al bancone continuando a scrutare Veronica con occhi maliziosi ed un sorriso che lasciava trasparire quali fossero i miei pensieri in quel momento: era bella, bellissima.. Mi morsi il labbro inferiore quando mi disse quelle parole. Io spero sia una promessa.. Mormorai avvicinandomi nuovamente al suo viso.
    Cosa devi fare oggi? Sussurrai senza allontanarmi dal suo volto, speravo proprio di passare un po' di tempo per lei.
     
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  12. Skyƒall°°7
     
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    :veronica:

    Bhe, la modestia non era il suo forze, ma stavamo entrambe scherzando e poi non dovevamo nasconderci, eravamo entrambe molto belle anche se lei sicuramente molto più di me, di sicuro formavamo una bella coppia e molti ragazzi rosicavano vedendoci insieme...già....molta "roba sprecata"...sprecata per loro, non di certo per noi.....diciamo che sapevamo apprezzare e gestire questa "roba" molto meglio di quanto potessero fare loro. Sorrisi allea sua risposta guardandola come si può guardare la cosa più bella che esista Assolutamente..... Erica si avvicinò nuovamente a me così che i nostri visi fossero ancora vicini e in un sussurro mi chiese cosa dovevo fare quel giorno. Io non ci pensai due volte e annullai le distanze baciandola con molta dolcezza con gli occhi chiusi per godermi al massimo quel momento. Il bacio durò qualche secondo, non troppo plateale, ma non potevo non baciarla. Poi al guardia negli occhi con un sorriso concludendo quel gioco delle distanze Stasera ho un'ospitata in un locale qui a Roma, ma ho tutto il giorno libero

    Edited by Skyƒall°°7 - 27/3/2014, 12:00
     
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  13. Bluster
     
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    :erica:
    Appena mi avvicinai nuovamente al suo viso, lei annullò la distanza baciandomi le labbra.. Gesto che, ovviamente, apprezzai e ricambiai chiudendo gli occhi, come al solito: un bacio dolce ma veloce, come se avessimo potuto farlo sempre.. Beh, perchè potevamo farlo sempre, ecco.
    Sorrisi quando poi si allontanò dal mio viso: era sempre così, lei mi baciava ed io sorridevo.
    M disse di avere il giorno libero e sorrisi nuovamente, annuendo con il capo.
    Però non ho voglia di andare a casa.. E' una così bella giornata! Dissi con un sorriso: c'era il sole ed iniziavano i primi caldi primaverili, volevo godermi quel clima e sentire il primo sole dell'anno sulla pelle, a casa ci avevo già passato tutto l'inverno.
    Potremmo fare un giro da qualche parte.. Proposi poi.
     
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  14. Skyƒall°°7
     
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    :veronica:

    Erica non aveva per niente voglia di chiudersi in casa come a volte facevamo quando avevamo entrambe del tempo libero, questa volta il tempo era splendido, si annusava l'inizio della primavera ed era ancora più piacevole dopo un lungo inverno cupo. La ascoltai guardandola negli occhi e puntualmente mi ritrovai a perdermi nel guardarla, pensando a quanto fosse bella e di quanto fossi gelosa visto che attirava chissà quanti uomini e magari altre donne. Annuii Va bene bellezza....anch'io ho voglia di godermi questo sole, sono anche stufa dell'inverno osservai scostandomi una ciocca di capelli, intanto iniziai a fare anch'io colazione. Mi propose di fare un giro da qualche parte e ancora una volta annuii Ottimo! Dove ti andrebbe di andare? Shopping, parco....dimmi tu proposi sorridendo poi subito dopo portandomi il cucchiaino tra le labbra per pulirlo
     
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  15. Bluster
     
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    Non mi aveva notificato la risposta! Scusa!


    :erica:
    Si dimostrò d'accordo nel voler godersi quella giornata così calda e piena di sole dopo un lungo e freddo inverno che pareva non volerne proprio sapere di passare, almeno, a me era sembrato infinito.
    Iniziò a fare colazione anche lei mentre io la osservavo, ogni volta che la guardavo mi stupivo di quanto fosse bella, davvero. La vedevo ogni giorno ma sembrava sempre più bella del giorno precedente, possibile?
    Mi chiese cosa volessi fare, feci un broncio pensieroso con le labbra, come ogni volta a cui pensavo qualcosa: no, non avevo voglia di fare shopping.. Insomma, esco di casa poi mi chiudo in qualche negozio? Non aveva senso. Propose il parco.. Ecco, il parco non era male come opzione.
    Vada per il parco. Dissi trasformando il broncio in un sorriso soddisfatto.
     
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14 replies since 10/3/2014, 00:03   119 views
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